Ma il film è anche un'operazione che mi sembra più di testa, se così si può dire, che di cuore. Prodotto da Jacques Bral, regista francese

(EXTERIEUR NUIT) d'avanguardia, filmato da Pierre-William Glenn (il direttore della fotografia di MR. KLEIN, di Corneau e Pialat), sembra firmato da Beineix: filtri blu, focali esasperate, trucco ipersofisticato alla costante ricerca di una stilizzazione costantemente al disopra delle righe.

Perlomeno curioso, STREET OF NO RETURN è anche un film di pregi: basterebbe osservare l'ambientazione, in una Lisbona filmata con ambiguità atemporale. Un clip, girato con perizia, che si fatica a far entrare nel mondo del vecchio di Hollywood che adorava filmare la guerra. Qualcuno parlerà di coraggio. Sarà: ma il coraggio è quello di scomodare il mito, tirandolo per la manica finchè ruzzoli dall'Olimpo.